Un post scritto di getto per augurare cose belle di qua e di là per il 2018.
Molti non amano i riti di passaggio e festeggiamenti per il cambio di calendario ma io l’apprezzo, anche se sembra che ieri sia uguale all’oggi e uguale al domani, questi stacchi ideali mi sono utili e benefici per stuzzicare la voglia di cambiamento e per dare una scossa, per fare qualche piccolo bilancio e rinfrescare ciò che è fermo da un po’ a prendere solo polvere, sia in senso metaforico che in senso reale. Io sono così carica di energia in questi giorni che spero duri ancora per un bel po’… Voglia di fare, di rinnovare, di mettercela tutta nelle mie piccole e grandi cose della vita. In fondo noi umani abbiamo bisogno di riti di passaggio, quelli eliminati o aboliti vengono semplicemente sostituiti da altro.
Quello che comunque auguro a tutti è di non seguire troppo il pensiero comune, di non adagiarsi sull’onda delle tendenze, di essere critici e vedere se ciò a cui si aderisce è veramente ciò che pensiamo e che vogliamo per noi… Osserviamo con la lente d’ingrandimento i luoghi comuni tanto rassicuranti ma a volte traditori.
Auguro un po’ di coraggio, abbastanza per non seguire strade disegnate da altri e un po’ di pausa e silenzio per capire se ciò che scegliamo è veramente ciò che vogliamo. Ma dove si conquista questo senso critico? Mah, non saprei di preciso, io quel poco che possiedo, l’ho appreso durante l’infanzia da un’amica che alle elementari aveva già la grinta di distaccarsi dai pensieri troppo diffusi, dalle banalità… Ho avuto la fortuna di catturarne l’esempio anche se non l’ho mai eguagliata.
Allora facciamo un bel respiro all’aria aperta (ok con sciarpa e berretto…), ringraziamo per l’anno passato che ci ha portati fin qui cresciuti e un po’ più saggi e ripartiamo con nuova grinta e speranza!
BUON 2018!
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